Un giorno di pioggia, in circostanze avverse, due folli menti creative si incontrano per caso.
L'immediata reazione a catena lavorativa le porta a collaborare su progetti di diversa entità, facendo nascere una forte intesa vincente e, soprattutto, la voglia di intraprendere un percorso indipendente insieme. Ed è così che Momo Made in Brain prende vita: per l'inventiva, le capacità e la volontà di due "capocce" toste, quelle di Ginger e Pummy.
Ginger T. Flam
Social Media Manager
Anche le sorprese, quelle belle.
Pummy
Graphic Designer
Laura
Web Designer
Amante del bello in tutte le sue prospettive, da subito si dedica a quella che era ed è la sua passione: la comunicazione visiva.
Attenta ai dettagli, pignola al punto giusto, fissata con l'ordine (materiale e digitale) ma meno nerd di quel che si può pensare, Laura realizza le sue ricette grafiche adeguandosi ai diversi stili e alle richieste dei clienti più “pretenziosi”.
Ma lo fa senza mai perdere la calma e soprattutto il sorriso ottimista.
Marika
Fumettista/Traduttrice
Fabio
Copywriter
Un copywriter dalla penna digitale instancabile e dai mille sinonimi preceduti da hashtag.
Una passione antica la sua, non solo per lo sport, ma per la cultura e la comunicazione a 360 gradi.
Sempre sul pezzo, studia ogni caso (pubblicitario e non) con la massima attenzione e la giusta ricerca linguistica e di stile.
La sua curiosità è il suo punto di forza, la sua cultura il suo vanto. Mai giocare a Scarabeo con Fabio: la sconfitta è assicurata!
MOMO… la metà che mancava alla tua comunicazione
Secondo Platone l’uomo una volta era come una… pesca (“momo” in giapponese): gli bastava solo se stesso per essere felice, perfetto. Prima, a quei tempi, non c’erano distinzioni tra uomini e donne, c’erano soltanto questi individui perfetti e felici. Solo che un giorno Zeus, geloso della loro perfezione, li divise perfettamente a metà, così da renderli imperfetti.
Da quel giorno, l’uomo ha iniziato a cercare disperatamente la sua metà perché, senza di essa, si sentiva incompleto, infelice.
E per quanti tentativi facesse non riusciva mai a trovare quella sua parte mancante.